Logogramma, Neuralink

Controllare i computer con il pensiero: la missione di Neuralink

Il prossimo traguardo scientifico nell’ambito delle tecnologie riguarda le connessioni wireless tra cervello e dispositivi elettronici pensate da Neuralink.

Quando si parla di ambiziose e innovative idee al limite del fantascientifico, non si può fare a meno di pensare al fisico e imprenditore Elon Musk, per alcuni un grandissimo filantropo, per altri solo una delle persone più ricche e potenti del mondo. Ma le due cose sono davvero in contrapposizione? Le sue proposte, spesso stravaganti, popolano i giornali di tutto il mondo: dalla sostituzione immediata di tutte le automobili a benzina con auto elettriche al bombardamento nucleare di Marte per renderlo fertile e abitabile.

Nell’ambito delle neurotecnologie, la sua nuova proposta consiste in un metodo per gestire dispositivi solo con la mente!

Questo è il compito di Neuralink, la startup fondata da Musk nel 2016, che ha da poco rivelato il tipo di ricerca che sta effettuando e i progressi raggiunti. Neuralink sta progettando un chip di piccolissime dimensioni collegato ai settori cognitivi del cervello attraverso 96 cavi dello spessore molto inferiore a quello di un capello. Questo sensore potrà collegarsi, attraverso un meccanismo wireless, a un’App che permette di trasmettere i nostri pensieri ai software di computer e smartphone, eseguendo comandi puramente mentali.

L’ambizioso scopo di Musk è quello di permettere all’essere umano di massimizzare le proprie prestazioni senza il minimo sforzo fisico, ma con la sola forza del pensiero, anche se per il momento il prodotto sembra destinato a persone paraplegiche o con mobilità ridotta, in modo da permettere loro una vita più indipendente e dignitosa.

Il chip sarà installato da un robot progettato ad hoc per minimizzare danni cerebrali e infiammazioni. Questo chirurgo meccanico, una sorta di fusione tra un microscopio e una macchina da cucire, affiancherà il personale medico durante l’operazione. L’intervento consiste nella creazione di un foro di 8 mm nel cranio, attraverso il quale passeranno i fili, che il robot cucirà sul nostro encefalo.

Se tutto questo può sembrare irreale, i risultati degli ultimi esperimenti sembrano confermare l’opposto!

Esperimenti con esiti molto incoraggianti sono stati effettuati sui topi e, a detta di Musk, una scimmia sarebbe già riuscita a controllare un pc con la mente. A questo punto si aspetta solo di poter testare il prodotto anche sull’uomo, e il fisico appare piuttosto ottimista a riguardo, prevedendo per il 2020 (cioè l’anno prossimo!) come data d’inizio della sperimentazione clinica… sempre che la Food and Drug Administration (agenzia del Ministero della Salute Statunitense che supervisiona l’utilizzo di prodotti medici) conceda a Neuralink l’autorizzazione a lavorare con pazienti umani.

Saremo già pronti per una fusione tanto profonda con le macchine?

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