Rivoluzione in corso: come dichiarato da più fonti nazionali e internazionali, l’e-commerce nel 2020 si attesta su una percentuale di crescita prevista del +26%
Il 2020 è stato sicuramente un anno particolare. Molto particolare. Ciò che ha preoccupato maggiormente i diversi governi e le popolazioni è stata la questione salute, che era al primo posto, seguita però a ruota da una seconda questione, quella economica.
Mentre infatti tutto il mondo è stato costretto a fermarsi, con ricadute di cui si stanno ancora calcolando gli effetti, il mondo digitale è andato avanti… e a passi da giganti.
Come dichiarato da più fonti nazionali e internazionali, l’e-commerce quest’anno si attesta su una percentuale di crescita prevista del +26%.
Un dato che sicuramente è dovuto all’impossibilità di uscire dalle proprie abitazioni per acquistare beni diversi da quelli di prima necessità. Ma la curva, salita in modo esponenziale in concomitanza con l’inizio del lockdown nei vari Paesi del mondo, non ha fatto registrare una simile discesa una volta che le misure restrittive sono state interrotte. Secondo Forbes, infatti, il 75% degli utenti che ha fatto acquisti online nel 2020 non aveva mai acquistato nulla sul Web in precedenza.
Il Direttore operativo di FedEx Group, la maggiore società di spedizioni express negli Stati Uniti, ha descritto questa rivoluzione in questi termini: “What we expected to happen over a few years, happened over a few months” [NdR: Quello che ci aspettavamo potesse accadere nel giro di un po’ di anni, è accaduto nel giro di pochi mesi]. In poche parole, una vera e propria rivoluzione.
Secondo i dati registrati dall’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, gli elementi più importanti da rilevare sono la maggiore penetrazione del mondo dell’e-Commerce rispetto al totale retail, che passa dal 6 all’8%, e il fatto che i settori che stanno dando la maggiore spinta sono settori emergenti, tra cui l’home living con un indice di crescita che si attesta sul +30%.
Per questi motivi, l’intero mondo dell’e-commerce e tutti gli attori coinvolti nella supply-chain dei retailer hanno dovuto affrontare una dura prova per l’incremento esponenziale delle vendite online che si è registrato negli ultimi mesi.
La sfida era davanti ai nostri occhi già da tempo, bisogna ammetterlo. E le aziende che da tempo avevano già investito nella nuova economia digitale hanno potuto tenere aperto il “punto vendita online” H24/7.
Questo dimostra concretamente come la gestione del proprio business digitale non sia più una scelta, ma un obbligo. Una sfida che oggi non è più rimandabile.
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